Negli anni '60 l'antropologo Manuel Viegas Guerreiro, durante una campagna di ricerca nel nord del Mozambico, allora ancora colonia portoghese, ha raccolto fiabe e racconti makonde, così come erano stati tramandati per secoli di generazione in generazione. Risultato di quel lavoro, i volumi intitolati: Os macondes de Moçambique. Eccone un assaggio:
"La iena e il leopardo una volta mandarono il cane al villaggio a cercare del fuoco per poter cuocere la carne di una gazzella appena catturata. Il cane, arrivato al villaggio, trovò della manioca gettata via tra un mucchio di spazzatura e perse tempo a mangiarla, preferendo la manioca alla ricerca del fuoco. La iena e il leopardo erano in trepida attesa, ma lui fece ritorno molto tardi, ben sazio ma senza il fuoco tanto desiderato. Nel frattempo, i due, rimasti a lungo ad aspettarlo e ormai allo stremo delle forze per la fame, si erano mangiati la gazzella senza poterla cuocere. Al tramonto, mentre il cielo già cominciava a farsi scuro, dirigendosi ognuno verso la propria tana, si dissero: “Com’è possibile che il cane ci abbia fatto questo? Per un suo tradimento alla fine siamo stati costretti a mangiare carne cruda”. Il mattino seguente la iena e il leopardo incontrarono il cane e lo rimproverarono duramente per l’affronto subito. “Un tempo ero vostro compagno - rispose il cane – ma ora ho trovato un buon posto dove potermi nutrire senza fatica, e non voglio più avere seccature sulla questione della ricerca del fuoco e della carne cruda da cuocere. D’ora in avanti saranno fatti vostri. Per quello che mi riguarda potete arrangiarvi come meglio credete”.Da quel momento, si capisce perché, la iena e il leopardo sono diventati acerrimi nemici del cane."
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